A spasso per Appennini ed Alpi Liguri
Ciao raga, questo è il sunto di un giorno in Alta Val d'Aveto e poi in particolare
di una favolosa due giorni sulle Alpi Liguri insieme al biologo ed amico Francesco Tommasinelli http://www.isopoda.net/
(Escursioni fatte a Luglio 2008)
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L'alta val d'Aveto è un posto veramente affascinante,
vi possiamo trovare piante che normalmente crescono sulle alpi ad altitudini superiori ma qui da noi,
hanno trovato piccole nicchie di rifugio
dove poter ritrovare un microclima favorevole e crescere malgrado il mare a soli 20 km di distanza!!!
In Val d'Aveto, nel periodo giusto, possiamo trovare l'Aster alpinus,
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Sempervivum arachnoideum, che è una "pianta grassa" |
Leontodon anomalus, splendida pianta che cresce sulla roccia nuda |
e molte altre che vedremo + avanti.
Sulle Alpi Liguri, fra i monti Saccarello, (il + alto della Liguria), il Pietravecchia ed il Toraggio,
abbiamo passato due giorni veramente splendidi, all'insegna della ricerca e della fotografia.
Sapevo, avendo letto diversi testi, che queste zone nascondevano tesori unici,
ma non pensavo di potermi trovare di fronte a tanta bellezza...
Primo fra tutti a livello "scenografico" il Lilium pomponium uno splendido fiore che
qui sul terreno calcareo prospera essendo comunque relativamente raro...
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Altra chicca fotografata nei pressi di una delle vette è la Globularia cordifolia,
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splendida piantina che cresce schiacciata sul terreno per meglio sopportare il peso della neve,
resistere alla forza dei venti e d'estate essere più resistente possibile alla disidratazione,
insomma ha subito degli adattamenti che le permettono di prosperare senza problemi!!!
Altri fiori degni di nota sono il Lilium bulbiferum (Giglio rosso o di S Giovanni),
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Lilium bulbiferum, Giglio rosso o di S Giovanni |
superbo punto di colore dei pendii e parente stretto del pomponium.
Questa è una Pulsatilla alpina in frutto pronta a disperdere al vento i suoi semi.
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Pulsatilla alpina, l'infruttescenza |
Per non annoiarvi troppo vi mostro ancora un'altra "grassa", il Sempervivum tectorum,
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Sempervivum tectorum, altra "grassa" |
pensate cosa devono sopportare nei lunghi inverni a + di 2000 mt!!!
E la Costolina alpina,
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qui ripresa nella nebbia con l'effetto "rifrangenza".
Non ci siamo fatti mancare neppure i funghi sui tronchi marcescenti di Larice.
Ecco un Laetiporus sulphureus
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Ecco un Laetiporus sulphureus, su vecchio tronco di Larice |
I due giorni sono stati illuminati e anche se abbiamo avuto diverse ore di nebbia,
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Francesco Tomasinelli nella nebbia |
Francesco Tomasinelli nella nebbia ma all'opera! |
siamo riusciti a sfruttarli ugualmente, basta adattarsi...
Naturalmente, le decine di km di sterrati, ce li siamo "mangiati" con il mio fido Toy!!!
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Naturalmente un grazie di cuore a Francesco Tomasinelli per la splendida compagnia!!!
Al prossimo report.
Claudio Pia alias Cloude
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